Ricerche di mercato: 4 tipi di dati per fare analisi efficaci

Le ricerche di mercato sono una parte essenziale della strategia di ogni azienda per ottimizzare processi e prodotti: in quest’articolo vedremo quattro tipologie di dati che potranno esserti utili per condurre analisi efficaci. Sia che tu sia alle prese con il rilascio di un nuovo prodotto o con una misurazione dell’efficacia del tuo funnel di marketing, le ricerche di mercato potranno aprirti un mondo di possibilità nuove. Per farlo adeguatamente tuttavia devi individuare i set di dati più utili al tuo scopo e al tuo settore di riferimento.

In sostanza, i dati rappresentano la materia prima su cui costruire le tue ricerche, con essi potrai creare dashboard e grafici, individuare strategie efficaci e scalabili. Di seguito vediamo le tipologie più utili a seconda dei casi. L’ordine in cui compaiono tuttavia è puramente casuale quindi scegli solamente ciò che serve al tuo business.

4 tipi di dati per fare analisi efficaci
4 tipi di dati per fare analisi efficaci

Dati sul comportamento dei clienti

Oggi tutti gli utenti lasciano involontariamente un’enorme mole di dati sparsi nei meandri di Internet. Questo avviene sempre, ma se stiamo parlando di utenti che sono già stati convertiti in clienti della tua azienda probabilmente avrai a disposizione anche delle informazioni che ti hanno liberamente concesso. Ad esempio, tutte quelle relative al loro comportamento.

Utilizzando strumenti come Google Analytics potrai facilmente capire il percorso che li ha portati a concludere un acquisto sul tuo sito. Utilizzando il pixel di Facebook avrai a disposizione anche informazioni aggiuntive che ti potranno indicare l’effettivo buyer journey che hanno compiuto. Proviamo fare un esempio un po’ più pratico. Poniamo il caso che la tua azienda abbia un e-commerce e che dagli strumenti di analisi risulti evidente un comportamento comune: moltissimi utenti visitano la pagina di uno specifico prodotto ma poi non lo aggiungono al proprio carrello. Si tratta di uno scenario piuttosto normale ma a volte è dovuto a una cattiva user experience della pagina stessa. In questo caso il tuo web designer potrà individuare il problema e risolverlo eseguendo un A/B test.

Un esempio ancora più utile ed evidente invece potrebbe essere l’analisi dei volumi di ricerca per determinate keyword. Sempre parlando di un’azienda che dispone di un e-commerce si potrebbero individuare variazioni piuttosto interessanti. Fingiamo che lo shop online in questione venda porte e finestre. Gli utenti li cercano più spesso utilizzando il termine infissi oppure serramenti? L’unico modo per scoprirlo è analizzare i dati. Facendolo potrebbe risultare ad esempio che una determinata regione predilige un termine invece dell’altro e ciò si tradurrebbe nella possibilità di ottimizzare le pagine di vendita dell’e-commerce di quell’azienda.

Dati sul coinvolgimento dell’utente

Un altro set di dati particolarmente utili per tutte le aziende che fanno inbound e content marketing, è quello costituito dal coinvolgimento, in inglese engagement. La maggioranza delle imprese ormai dispone di una pagina web e di un profilo social, due canali di comunicazione essenziali. Tramite queste piattaforme clienti e imprese possono interagire tra loro creando valore aggiunto e fornendo una mole impressionante di dati su cui lavorare.

Ad esempio, se consideriamo solamente i social network possiamo utilizzare il numero di Mi piace, commenti e condivisioni che ottengono i post aziendali per comprendere come il marchio è percepito dalla clientela. È possibile anche creare hashtag del proprio marchio così da aumentarne la visibilità e ottenere ancora più informazioni. La misura con cui gli utenti l’utilizzeranno potrà già di per sé essere un buon indicatore dello stato di salute della tua azienda.

Ma il coinvolgimento degli utenti può essere interessante anche considerando il sito web. In particolare, capire cosa riesce a catturare l’attenzione dei tuoi clienti (pagine specifiche, immagini, titoli, video o tanto altro) potrà indicarti la strada da seguire. Infine, se promuovi prodotti e servizi utilizzando come mezzo di comunicazione i video, scoprire se gli utenti lo vedono fino in fondo o se abbandonano prima potrà aiutarti a realizzare un maggiore engagement.

Ricerche di mercato basate sui dati
Ricerche di mercato basate sui dati

Dati sul percorso che gli utenti compiono per diventare clienti

Si tratta del set di dati più importante e in parte lo abbiamo già visto nel secondo paragrafo: riuscire a comprendere il percorso che gli utenti compiono per arrivare poi alla conversione finale è essenziale per ottimizzare il tuo funnel di vendita. Tra landing page e e-mail marketing, oggi i canali utilizzati per stimolare l’acquisto sono davvero tantissimi e devono collaborare tra loro per portare risultati efficaci. Ma come fare esattamente a capire qual è lo strumento che porta maggiori conversioni e quale invece le disperde? L’unico modo come sempre è fare affidamento sui dati a tua disposizione. Considerando l’e-mail marketing, ad esempio, potresti scoprire che il tasso di aperture e di click è molto più alto sulle prime e-mail, ciò significa che tuoi utenti sono disponibili ad acquistare prima di quello che ti aspettavi. Al contrario, se scopri che ti servono più di 15 messaggi per concludere una vendita, forse dovresti rivederne i contenuti.

Questo modo di agire si può applicare anche ad altri settori, prevedendo la possibilità di sottoporre ai propri clienti un breve sondaggio post acquisto per determinare come è stata la loro esperienza e cosa si potrebbe migliorare. Nel caso poi di scambi business to business è importante comprendere anche qual è il percorso decisionale e chi sono le figure coinvolte in questo.  Per esempio, se vendi articoli di alto valore è probabile che a prendere la decisione non sia una persona sola, ma che ci siano più figure professionali preposte all’approvazione di queste transazioni.

Infine, un’altra buona dimostrazione di quanto siano utili i dati sul percorso del cliente può essere sempre relativa al mondo degli e-commerce. Se ti rendi conto che il tasso di abbandono dei carrelli sul tuo shop online cresce a ritmi vertiginosi potresti sfruttare i dati a tua disposizione per delle campagne di retargeting mirate alla conversione finale.

Dati relativi alla concorrenza

Non potevano certo mancare i set di dati dedicati all’analisi della concorrenza. Spesso sono i più utilizzati nelle fasi iniziali quando l’impresa è ancora una startup. Compiere ricerche di mercato approfondite sui competitor può certamente dare ottimi spunti di riflessione per creare un’offerta innovativa ed efficace.

Sicuramente si tratta di una tipologia di dati piuttosto ampia perché potrebbe riguardare sia l’azienda in sé che i processi impiegati nelle varie fasi di lavoro, che i prodotti stessi e le caratteristiche dei clienti. Potresti ad esempio monitorare la comunicazione adottata dei tuoi competitor sul web per comprendere cosa funziona e cosa invece offre delle opportunità per inserirti. Lo studio delle aziende in competizione con la tua può anche fornirti preziose indicazioni su quali saranno i valori più importanti per i tuoi clienti target. Infine, puoi anche studiare i processi di produzione e di sviluppo per comprendere le best practices del settore oppure per migliorare qualche aspetto delle tue procedure.

La ricerca di mercato basata sui dati è una parte essenziale della strategia di qualsiasi azienda per ottimizzare processi e prodotti. I quattro tipi di dati elencati in questo articolo possono aiutarti a condurre un’analisi efficace per la tua impresa, ma ce ne sono molti altri in circolazione che saranno utili in scenari diversi a seconda di quello che vuoi fare con le informazioni. Tieniti aggiornato leggendo regolarmente il nostro blog o contattaci per una consulenza.

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