Le aziende che decidono di adottare ujohnny manziel jersey fsu jersey custom made football jerseys custom ohio state jersey fsu jersey Florida state seminars jerseys OSU Jerseys OSU Jerseys deuce vaughn jersey keyvone lee jersey brandon aiyuk jersey purdy jersey deion sanders jersey fsu jersey College Football Jerseys n software di business intelligence prima o poi incontrano una domanda tipica quanto importante: quanti dati posso caricare? In realtà, potremmo porla in modo differente, sarebbe meglio domandarsi che dimensioni ha un set di dati in termini di byte. Una volta risolto questo primo dubbio bisogna controllare le specifiche tecniche del software scelto per capire se è in grado di gestirli.
Tuttavia, segnaliamo subito che, salvo casi eccezionali, le aziende di medie dimensioni difficilmente avranno una mole di dati così grande da non poter essere gestita dal sistema scelto, ma ci sono anche tante altre variabili che è bene iniziare a considerare. Se volessimo dare una prima risposta dovremmo dire che semplicemente dipende. Per prima cosa stabiliamo di utilizzare, per esempio, il software prodotto da Microsoft Power BI, ma le indicazioni contenute in quest’articolo sono spesso sovrapponibili anche ad altri sistemi.
Quanti dati posso “archiviare” nel mio software di business intelligence?
Una premessa importante che dobbiamo fare è stabilire il significato del termine caricare i dati: esattamente cosa significa? Esistono due modalità principali con cui caricare i big data: importazione oppure query diretta. Alcuni software permettono anche di utilizzarle contemporaneamente avendo a disposizione un tasto con cui eseguire lo switch che passa da una modalità all’altra.
Utilizzando la modalità di importazione il software salverà una copia del set di dati all’interno del database in uso. Ciò significa tempi di elaborazione minori e prestazioni, generalmente, di livello superiore. Tuttavia, significa anche che dovrà occupare una parte del tuo spazio di archiviazione, grande in base a quanti dati devi utilizzare.
Se invece decidi di optare per la modalità query diretta il software non archivierà nessun byte nel database e perciò, una volta eseguito il rendering del report, il sistema invia la richiesta all’origine da cui i dati provengono per ottenere una risposta. Ciò significa che non avrai limiti alla quantità di dati su cui potrai lavorare, ma dovrai attenerti alle capacità di calcolo della tua origine dei dati.

Quanti dati compongono un set? E quanto è grande quest’ultimo?
Misurare la dimensione del tuo set di dati non è affatto semplice ma per farlo puoi affidarti ad alcuni strumenti gratuiti sviluppati direttamente dalla comunità che ruota attorno a Microsoft Power BI. Tra tutti puoi affidarti a DAX Studio.
È possibile prevedere la dimensione del set di dati?
Sebbene sia possibile individuare quanti dati andranno a comporre il tuo set, è difficile stabilire in anticipo quanto questo sarà voluminoso. Infatti, per scoprire quanto è grande il tuo set di dati devi prima importarli tutti all’interno del tuo software. Normalmente, la dimensione del database che verrà a crearsi sarà inferiore al set di dati nella sua origine. In che misura sarà inferiore invece dipende. Questo perché i software, già in fase di importazione iniziano a elaborare e compilare dinamicamente le informazioni in ingresso, comprimendole e uniformandole.
Anche le impostazioni giocano un ruolo importante in questo processo: un settaggio fatto in modo corretto può far risparmiare notevoli volumi di byte e, conseguentemente, ridurre lo sforzo di calcolo per lavorarli.
Quindi, quanti dati è possibile caricare in Power BI?
Consideriamo la versione desktop per comodità, in questo caso l’unico limite a cui dovrai attenerti è la quantità di memoria disponibile sul pc che stai utilizzando. Per un’esperienza ottimale la stessa Microsoft consiglia di disporre almeno di 16 GB di RAM, anche se possederne 32 sarebbe meglio.
Ora, la versione desktop è in realtà solo un ambiente di sviluppo, infatti, se vorrai rendere disponibili tuoi dati per altre persone dovrai pubblicarli nel servizio online ed è proprio in questa fase che incontrerai i primi limiti: in base al pacchetto che hai acquistato e agli strumenti che hai deciso di integrare dovrai attenerti un limite compreso tra 1 e 100 GB.
Quanti dati posso impiegare in un software di business intelligence deve essere un elemento da valutare in fase di scelta del software stesso?
La risposta è certamente sì, ma devi sempre ricordarti che spesso le limitazioni al volume di byte che vanno a comporre un set di dati sono piuttosto comuni (o perlomeno simili) ai maggiori software attualmente in commercio. Ognuno di questi sistemi poi offre anche la possibilità per fare upgrade del proprio servizio, andando ad aumentare la mole di dati che è possibile caricare. Inoltre, sono anche le impostazioni e le modalità di lavoro a fare una grossa differenza in questi casi.
Il consiglio è quello di affidarti a degli strumenti ormai consolidati, con alle spalle una software house d’eccellenza e una community di utenti già piuttosto ampia. Infine, domandati sempre quale sarà la tua origine dei dati: se provengono da Excel, Power BI non avrà certamente difficoltà in termini di quantità. Ma anche se stai lavorando con un database di tipo SQL, il software di Microsoft si adatterà senza problemi. Allo stesso modo, se ti trovi a lavorare con centinaia di gigabyte di dati o più in un’origine come Azure Synapse, Snowflake o BigQuery, Microsoft Power BI può fare al caso della tua azienda, ma è importante assicurarsi di impostare il software nel modo corretto per ottenere prestazioni di alto livello.