Come iniziare ad usare Power BI. Caricamento dei dati.

Importa facilmente i tuoi dati e dai vita ai tuoi report velocemente.

I dati sono la nuova ricchezza. La nuova era del “4.0” ha portato una digitalizzazione di tutti i settori, siano essi business o semplicemente sociali, con una sempre maggiore fruibilità del dato che viene generato dagli innumerevoli smartdevices che ci circondano. Ed è proprio grazie al crescente uso di questi devices intelligenti che il dato è divenuto accessibile da tutti: se a casa hai un dispositivo Google Home oppure una “Alexa” di Amazon collegato con la tua smart tv, attraverso l’interrogazione del database cloud di Google/Amazon potresti sapere quante volte accendi la tv in un giorno, quante volte cambi canale, qual è il volume medio con cui ascolti i programmi, quali sono i programmi da te più seguiti, etc ed etc.

Potrebbero sembrarti informazioni futili, di poco interesse. Ma sono alcune delle informazioni che queste società utilizzano per definire le pubblicità ad hoc da mostrarti mentre navighi attraverso i loro servizi.

Ora cerca di immaginare quali sono le informazioni che potresti reperire dai tuoi dati di vendita. Ti sarà sicuramente possibile identificare il comportamento dei tuoi clienti, sia quelli storicamente strategici che nuovi, e ti sarà agevole definire ad esempio delle campagne di marketing per massimizzare i tuoi margini offrendo un mix di prodotti specifico ad ogni tipologia di cliente.

In entrambe le situazioni tutto proviene dalla raccolta dei dati e dalla trasformazione degli stessi in informazioni utili.

Dunque, il fulcro del Mondo 4.0 è il dato. E questo diktat investe anche Power BI.

In Power BI è possibile esplorare le informazioni attraverso l’uso di grafici, report e dashboard, che saranno in grado di fornire risposte alle tue domande usando un insieme di dati, definito set di dati.

Ma questi set di dati da dove provengono? Da un’origine dati, che in Power BI può essere distinta in più di 117 tipologie diverse. Puoi prenderne visione a questo link.

In questo articolo esamineremo i tipi di origini dati più utilizzati per connettersi con Power BI Desktop. Come già detto pocanzi, bisogna tenere presente che esistono moltissimi altri tipi di origini dati da cui è possibile ottenere i dati. È possibile ottenere dati da una qualsiasi delle origini dati disponibili in Power BI selezionando Recupera dati nell’angolo superiore sinistro della pagina del software.

Possiamo importare dei dati direttamente da File presenti sul nostro pc, come ad esempio da:

  • Excel (.xls, .xlsx, .xlsm) – Le cartelle di lavoro in Excel possono includere diversi tipi di dati. Ad esempio, possono includere i dati immessi direttamente nei fogli di lavoro oppure dati su cui sono state eseguite query e caricati da origini dati esterne con Power Query.
  • CSV (Con valori delimitati da virgole .CSV) – sono semplici file di testo con righe di dati. Ogni riga può contenere uno o più valori separati da una virgola. Ad esempio, un file CSV contenente dati relativi a clienti e prodotti può avere molte righe. Ogni riga può avere valori per codice cliente, nome cliente, indirizzo, città, stato e così via. 
  • Altri tipi di file, tabelle XML (.XML) o i file di testo (.TXT), che possono essere considerati alla stregua del file CSV di cui sopra.

È ovviamente possibile connettersi direttamente a Database, si in locale che in cloud. Con tali origini, Power BI si connette in tempo reale in modo dinamico. Ogni volta che si sezionano i dati o si aggiunge un altro campo a una visualizzazione, Power BI esegue una query direttamente sul database e restituisce il dato aggiornato. Tra i servizi in cloud per noi sono degni di nota:

  • Database SQL di Azure
  • Azure Synapse Analytics (in precedenza SQL Data Warehouse)
  • Spark in Azure HDInsight

In linea generale, esistono centinaia di origini dati diverse che si possono usare con Power BI. Indipendentemente dall’origine da cui si ottengono, i dati devono essere in un formato che può essere usato da Power BI. 

Alcune origini dati contengono già dati formattati per Power BI. Queste origini sono simili alle app modello di provider di servizi come Google Analytics e Twilio. Anche i database modello tabulari di SQL Server Analysis Services sono già pronti per l’uso. È anche possibile connettersi in tempo reale ai database nel cloud, ad esempio al database SQL di Azure e Spark in HDInsight.

In altri casi, potrebbe essere necessario eseguire una query e caricare i dati desiderati in un file. Si supponga ad esempio di avere dati logistici nella propria organizzazione. I dati vengono archiviati in un database del data warehouse in un server. È possibile usare Power BI Desktop o Excel per eseguire query e caricare i dati logistici in un modello di dati da salvare poi in un set di dati.

Una probabile osservazione potrebbe essere che i dati logistici nel database cambiano continuamente e il set di dati di Power BI deve essere aggiornato. Ed è proprio questo il vantaggio! Quando si importano i dati nel set di dati, si importano anche le informazioni di connessione dal file di Excel o Power BI Desktop, e grazie ad  un aggiornamento pianificato o manuale del set di dati, Power BI usa le informazioni di connessione del set di dati per connettersi direttamente al database. Verifica quindi se sono presenti aggiornamenti e li carica nel set di dati. Completato il trasferimento, eventuali visualizzazioni nei report e dashboard vengono automaticamente aggiornate.

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